MASSIME – Morale

1.Alla serenità si giunge avendo perso tutte quelle illusioni che, deluse, ci frustravano. 

2.Amare i propri nemici? Altroché. Io sono addirittura pronto a venerarne la memoria.

3.Bisogna avere il coraggio di dire agli altri la verità, come bisogna avere il coraggio di gettarsi in mare in inverno per salvare un bimbo. Ma non bisogna credere che l’inverno sia la stagione dei bagni.

4.Bisogna prendere da ognuno il buono e sputare via il cattivo, come si fa con i semi del melone.

5.Cerca di apparire virtuoso. A costo di esserlo.

6.Chi crede sempre ad un calcolo cinico sbaglia tanto quanto chi non ci credesse mai” .

7.Chi dice mai: “Io non rubo” se non chi ha frequentato dei ladri o chi deve lottare contro la tentazione di rubare?

8.Chi è accusato d’essere un mostro senza esserlo potrebbe scoprire che gli conviene comportarsi da tale. Il prezzo è lo stesso.

9.Chi non ammira nessuno rischia d’essere un invidioso. Per questo bisogna allenarsi ad ammirare Riina: è qualcuno che, nella sua propria chiesa, è riuscito a divenire Papa.

10.Chi offre un favore sembra chiederlo. 

11.Chi si stupisce che qualcuno non mantenga l’impegno preso è giovane. Chi si stupisce che l’abbia mantenuto è maturo.

12.Chi sputa sempre veleno contiene solo veleno.

13.Chi vive al servizio del proprio narcisismo somiglia a uno che divenga schiavo di una prostituta.

14.Chiunque non dimostri una trasparente autoironia dovrebbe preoccuparci: non ha il senso del reale. 

15.Ci sono due cose che sembrano facilissime e non sono: l’ozio e l’ateismo.

16.Ci sono persone colte e persone ignoranti. Ma nessuno è ignorante quando si tratta dei propri meriti.

17.Ci sono persone talmente spregevoli che non ci si sente di essere d’accordo con loro nemmeno se dicono quello che pensiamo noi.

18.Coloro che negano un errore passato lo ingigantiscono. È come dicessero che non meritano di essere perdonati.

19.Colui che vuole tenersi il suo non è più egoista di chi cerca di strapparglielo. 

20.Come non ci sono analfabeti, quando si tratta di leggere le banconote, non ci sono incompetenti quando si parla di interessi.

21.Come tutte le persone non ambiziose, non sono intimidito dal potere.

22.Comme l’a dit une amie française à moi, “L’humanité ne sera jamais à l’abri des hommes de bonne volonté”. 

23.Con l’età, aumenta il numero dei vedovi e soprattutto delle vedove. Ma alla fine siamo tutti vedovi. Della nostra gioventù e delle nostre speranze. 

24.Con la vita c’è un grande accordo: lei non prende sul serio me, io non prendo sul serio lei.

25.Confidare un segreto pericoloso di cui siamo gli unici deposi­tari è di una stupidità criminale.

26.Così come lo stupro di una prostituta rimane stupro, l’innocenza di un maiale rimane innocenza.

27.Dai del saggio ad un saggio, dai del saggio ad un imbecille, ambedue ti crederanno.

28.Dicono che la superbia sia uno dei sette peccati capitali. Ma un vantaggio lo offre: non si ha bisogno di sgomitare per la necessaria autostima.

29.È bellissimo non essere nessuno, non avere nessun dovere, galleggiare su questa realtà, finché dura, come un granello di pulviscolo in un raggio di sole. 

30.È bello e nobile che i forti abbiano pietà dei deboli e li aiutino, ma è bene che i deboli non ci contino troppo.

31.E il saggio rispose: Se penso a quanto mi disinteresserò di tutto questo, quando sarò morto…

32.È la banalità della vita la grande, indigeribile verità.

33.È meglio avere torto mentre tutti pensano che abbiamo ragione, che avere ragione mentre tutti pensano che abbiamo torto. 

34.È meglio essere preparati al peggio che impreparati al male. 

35.È meglio essere un gatto che fa le fusa che un Aristotele infelice.

36.È meglio non fare l’ipotesi della malafede prima dell’ipotesi della stupidità: la malafede implica un progetto intelligente.

37.È solo quando si è sazi che si parla parecchio di diete.

38.È troppo comodo dire: “sono l’ultimo degli uomini”. La difficoltà è dire: “sono il centotrentasettesimo”.

39.Gli idealisti sono spesso dei frustrati: si dedica ad un ideale, cioè all’irrealtà, chi non è soddisfatto della propria realtà.

40.Gli intellettuali invocano spesso correttivi morali alle leggi dell’economia proprio perché non se ne sentono avvantag­giati. 

41.Gli odiatori caricano alla cieca. E non val la pena di discutere di pittura con i ciechi. 

42.Gli onesti in Italia non sono solo rari: sono inverosimili.

43.Gli uomini per millenni hanno accusato le donne di essere delle bugiarde. Dimenticando che chi non ha il diritto di dire la verità è costretto a mentire.

44.Gli uomini ridono della filosofia finché la filosofia non li aggredisce a tradimento, sotto forma di depressione. 

45.Godere della morte altrui non è elegante. Ma non tutti i nostri pensieri sono eleganti. 

46.Ha detto Amleto: “La coscienza ci rende tutti vili”. Ma per fortuna non tutti l’hanno.

47.Ho 73 anni. Gli ultimi giri di questa giostra mi sono troppo preziosi perché non continui ad essere felice, disinteressandomi di mosche e zanzare. 

48.Ho sempre paura dei grandi principi, quando i grandi principi servono in concreto a chi li enuncia. 

49.I cinici si facevano chiamare tali perché volevano ridursi al livello dei cani. Io sono peggiore di loro: neanche faccio le feste.

50.I genitori sono momentaneamente resi matti, dalla natura, in modo che possano sopportare i loro figli piccoli.

51.I mediocri si difendono dalla frustrazione con un senso critico che nasconde male l’invidia.

52.I motivi per i quali molte coppie rimangono unite sono più abbietti dei motivi per i quali esse dovrebbero separarsi.

53.I nemici sono come i guai: se ne hanno abbastanza anche se uno non li cerca.

54.I pregiudizi sono la spina dorsale della morale di un popolo.

55.Il cornuto ha una moglie discutibile. Il geloso ha un cervello discutibile. Meglio la moglie discutibile.

56.Il fratello del figliol prodigo è partito per ignota destinazione, e tornerà quando gli faranno una bella festa. 

57.Il gatto nasce filosofo, l’uomo deve studiare e pensare molto, per divenirlo.

58.Il grande compito che ciascuno deve dare a se stesso è quello di credere che dicano una verità più definitiva i cimiteri che i supermercati. 

59.Il guaio non è invecchiare, è non avere il tempo di invecchiare. 

60.Il male è più efficiente del bene perché ha totale libertà di manovra.

61.Il massimo del pessimismo non è prevedere il peggio, è non essere sicuri neppure del peggio.

62.Il miglior modo di conservare gli amici, è non metterli alla prova. 

63.Il miglior rimedio contro la curiosità: quando è soddisfatta, il piacere che se ne ricava è largamente inferiore all’aspettativa.

64.Il misantropo non vi cerca, aspetta che lo cerchiate voi. Questo significa che ben difficilmente si trasformerà in un seccatore.

65.Il modo più semplice per conoscere se stessi, anche se imperfetto e doloroso,  è fare una media di quello che abbiamo capito che gli altri pensano di noi.

66.Il mondo è dei moderatamente intelligenti. Non può vincere la corsa chi si ferma a chiedersi a che scopo corre.

67.Il narcisismo è come il pisello, l’abbiamo tutti. Ma la decenza vuole che lo nascondiamo.

68.Il non ambizioso ha il dovere di dirsi: ho scelto il lusso di non sgomitare, non posso pretendere anche quello d’arrivare.

69.Il peggio è per ciò stesso sempre probabile.

70.Il perdono è solo una dilazione di pagamento.

71.Il primo dovere dell’uomo superiore è quello, se non di scusarsi della propria superiorità, di nasconderla in modo che tutti possano illudersi d’essere suoi pari.

72.Il primo dovere di un uomo intelligente è quello di chiedere scusa della propria intelligenza, arrivando ad avere l’aria, quando ha detto una cosa intelligente, d’averla detta per caso.

73.Il primo imperativo di una persona intelligente non è dire cose intelligenti ma non dire cose cretine.

74.Il problema non è solo quello di voler far del bene o no, è anche quello di saperlo fare.

75.Il singolo applica senza perplessità la legge morale corrente solo se deve giudicare il comportamento di un altro.

76.Il tempo passa e non lascia tracce. Un po’ come quelle tombe romane o cartaginesi che è impensabile puzzino.

77.In fondo il prossimo ci perdona più facilmente i nostri difet­ti che i nostri pregi.

78.In materia di morale c’è solo una lezione che val la pena di dare: quella dell’esempio.

79.L’accusa di malafede va mossa con estrema parsimonia: essa presuppone un intelligente e lucido progetto che in realtà è molto raro.

80.La maggior parte delle volte i nostalgici sono coloro che hanno dimenticato la realtà del passato.

81.L’ambizione è un grave difetto. La mancanza di ambizione è un difetto ancor più grave. 

82.L’egoismo ben inteso è saggio, l’egoismo mal inteso è stupido, l’altruismo eccessivo è patologico.

83.L’eroismo non vale più della causa per cui agisce. 

84.L’idea di sacrificarsi per la collettività è un’idea da formicaio o da alveare.

85.L’ingenuo si meraviglia di chi non mantiene la parola data, il saggio ringrazia chi la mantiene.

86.L’intelligente è spesso anticonformista, l’anticonformista non per questo è intelligente.

87.L’invidia è difficile da identificare perché nessuno dice d’averla incontrata ed essa stessa, se proprio deve andare in pubblico, si veste da superiore giustizia.

88.L’ipocrisia è insopportabile, ma a volte si chiama anche buona educazione.

89.L’ipocrisia è una forma di bugia sistematica su ciò che si è veramente.

90.L’uomo beneducato, calmo, padrone di sé, equilibrato e virtuoso mi ricorda l’otaria con la palla sul muso. Riesce a fare l’esercizio, ma poi ha bisogno di riposarsi.

91.L’uomo moderno trova indecente la natura e vorrebbe i leoni vegetariani e gli erbivori talmente sensibili da mangiare l’erba ma non i fiori.

92.L’uomo pensoso spende una buona parte della vita ad imparare a morire.

93.L’uomo veramente morale lo è senza proclami, mentre il moralista si considera degno di particolare stima. 

94.La beneficenza è spesso qualcosa di cui ci si pente.

95.La bontà è a proprie spese, il buonismo a spese altrui.

96.La frase “tutti gli uomini sono cattivi” non ha senso. Infatti il metro della cattiveria è l’umanità stessa.

97.La gara del pessimismo è tristissima e non si è mai sicuri di vincerla.

98.La gente è fin troppo contenta di ciò che è, e troppo poco contenta di ciò che ha. Dovrebbe essere l’inverso.

99.La giustizia a volte non è bendata per essere imparziale, lo è per non vedere l’evidenza.

100.La grandezza del pentimento, quando è sincero e sofferto, spinge a volte chi non ha avuto da pentirsi ad invidiare chi s’è pentito. 

101.La molla dell’ambizione, da che mondo è mondo, non è la causa da servire ma il narcisismo di chi vuole servirla.

102.La morale bisogna predicarla a se stessi: con gli altri bisogna essere tolleranti e longanimi.

103.La morte è come lo zero sul termometro. È l’elemento in base al quale si può misurare tutto.

104.La morte è un problema serissimo. Bisognerebbe discuterne innanzi tutto con i primi interessati: i vermi.

105.La morte non è né un’indecenza da nascondere né un particolare da dimenticare.

106.La morte non ha senso proprio perché già la vita non ha senso.

107.La morte prova l’assurdità della vita.

108.La noia è la versione emotiva del concetto di vanità della vita.

109.La nostra vita è troppo breve per dedicarla alla conquista della gloria. Omero che ne sa, del suo successo che dura da quasi tre millenni?

110.La parabola del figliol prodigo riproduce esattamente la realtà: sono ugualmente notizia l’impreca­zione di Giobbe e il minimo segno d’umanità di Hitler.

111.La pietà a volte è la più benevola forma di disprezzo.

112.La pigrizia: un buon istinto cui raramente resisto.

113.La prudenza non ci mette al riparo dai guai, ma l’imprudenza addirittura ce li procura.

114.La realtà è una maestra molto dura. Meglio non aspettare che usi la frusta.

115.La saggezza non fa parte della cultura scientifica. Dunque solo l’uomo di lettere ha i piedi ben piantati per terra, se è saggio. 

116.La sciocchezza detta dall’uno non giustifica la sciocchezza detta dall’altro. 

117.La timidezza dei buoni fornisce troppe armi ai cattivi.

118.La vecchiaia è come l’insonnia, viene tanto più facilmente quanto più la si teme. 

119.La vera umiltà non è mentire a se stessi (senza riuscirci) ma vedersi come si è.

120.La verità è vecchia e nuda, invece le illusioni sono ben vestite ed hanno successo.

121.La vie en général n’a pas de sens, pourquoi donc devrait avoir un sens ma vie à moi ?

122.La vita è generosa con chi si lascia sedurre da lei: sapendo d’essere fin troppo truccata, fin troppo svestita, fin troppo smorfiosa, tratta con simpatia chi la crede una signora.

123.La vita è talmente un gioco senza regole che non si può nemmeno essere sicuri che il nostro avversario sia un imbecille col quale è inutile parlare.

124.La vita è tanto vana che non c’è nemmeno da avere rimpianti, se non si è combinato nulla. 

125.La vita insegna che è lecito essere onesti e sciocchi, oppure il contrario, disone­sti e furbi, ma non sciocchi e disonesti insieme.

126.L’accettazione dignitosa dei nostri mali inevitabili è l’unica cosa che ci rende più grandi di essi.

127.L’arroganza rimpicciolisce una persona, non la esalta. 

128.Le anime belle si fanno una gloria della loro stupidità.

129.Le grandi speranze sono le premesse delle grandi delusioni. 

130.Le lodi sono pericolose perché abbiamo una grande tendenza a prenderle sul serio. 

131.Le opinioni sono libere ma valgono quanto le persone che le emettono.

132.Le pecore che vivono più tranquille sono quelle che riescono a tenersi sempre nel mezzo del gregge. 

133.L’umanità è troppo stupida, per non meritare d’essere infelice. 

134.M’è capitato di pentirmi d’essere stato troppo buono. Non non m’è capitato di pentirmi d’essere stato troppo cattivo. 

135.Mai piangere dinanzi a chi ha voglia di vederci piangere. 

136.Meglio il senso del dovere che l’entusiasmo. L’entusiasmo può svanire, il senso del dovere no.

137.Meglio non meritare troppo, dal prossimo. Si rischia meno d’essere amareggiati.

138.Metterci una pietra sopra? No. Una pietra, messa sopra qualcosa, impedisce di vedere quello che c’è sotto. 

139.Mi chiedo se sia capace d’amore chi non è capace di odio giustificato.

140.Molta gente si lamenta della vita, della sua banalità, della noia, dei fastidi e dei dispiaceri che spesso l’avvelenano. Bisognerebbe che ricordasse tutte queste anche quando si tratta di perderla. 

141.La Natura è matrigna? No. Noi siamo il risultato di una cieca evoluzione, non della giustizia.

142.Molti moralisti agiscono per motivi nobilissimi. Non è colpa loro se poi essi coincidono con i loro interessi.

143.MPer riuscire a sbagliare a certi livelli bisogna prima aver fatto carriera.

144.Nella vita non importa avere ragione o torto: importa stare nel mezzo del gruppo.

145.Nessuna qualifica o titolo impone la stima

146.Nessuno è tanto generoso quanto colui che può fare regali a spese altrui.

147.Nessuno ha di sé la cattiva opinione che di lui ha il suo migliore amico. 

148.Nessuno ha tanto piacere di vedere inciampare qualcuno quanto chi lo riteneva un idolo.

149.Nessuno, se è umano, ha il diritto alla presunzione.

150.Non andare a cercare i guai: ti cercheranno loro.

151.Non aver fantasia è una cosa terribile, come essere molto miopi. Ma non avere il senso della realtà è come essere ciechi.

152.Non c’è da gioire degli errori altrui. Questo implicherebbe che ne siamo stupefatti: e chi merita tanta stima? 

153.Non ci affrettiamo a denunciare i nostri difetti. Se ne occuperanno volentieri i nostri amici. 

154.Non è necessario sperare per intraprendere né riuscire per perseverare. Guglielmo d’Orange. Il caro Guglielmo avrebbe speso la vita cercando di risolvere la quadratura del circolo.

155.Non è possibile che non ci sia un posticino, in paradiso, per i distratti. La via dell’inferno, se ad un certo momento l’hanno imboccata, è stato solo per inavvertenza.

156.Non è realista la cicala che canta e non pensa all’inverno, ma non è realista neppure la formica, che non canta mai.

157.Non mettete mai in mano ad un onest’uomo un bastone. Potreste farne un sadico. 

158.Non mi aspetto dai prelati e dai politici più moralità di quanta me ne aspetti dagli altri. Sono laico anche in questo senso.

159.Non mi mancano tanto le cariche e gli onori, quanto le occasioni di rifiutarli.

160.Non posso sacrificarmi per gli altri o per un ideale. Purtroppo, come diritto di partecipazione al gioco della vita, ho diritto ad un solo gettone.

161.Non prendo nessuno per un gigante. Anzi, incontrandone uno, gli direi: Andiamo male, come tiroide!

162.Non si è obbligati a dare esempi di moralità, ma non bisogna pretenderli dagli altri.

163.Per evitare che mi si applichi la massima di La Rochefoucauld, secondo cui “i vecchi stigmatizzano quei peccati che non sono più in grado di commettere”, mi alleno a “dir bene di quei peccati che da giovane, pur potendoli commettere, non ho commesso”.

164.Per fare carriera, bisogna innanzi tutto prenderla sul serio. E chi non ne è capace è fottuto. Pardon!

165.Per i pessimisti: non è il mondo, che è peggiorato; è migliorata la conoscenza che ne avete. 

166.Per impietosirsi su qualcosa, bisogna che sia di moda impietosirsi su quella cosa.

167.Per la gente il primo dovere di un uomo superiore è quello di chiedere scusa della propria superiorità e di metterla al servizio di tutti. Bisogna far finta che si è d’accordo.

168.Per le società primitive è importante che qualcuno paghi. Anche se incolpevole. Anche se è un semplice capro.

169.Per l’omicidio è ovvio che ci debba essere un secondo grado di giudizio, per la stupidità no.

170.Per oziare serenamente bisogna avere un’anima assolata.

171.Per Shakespeare la vita è “il racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e furore, che non significa nulla”. Per Gibbon, la storia è “una registrazione di delitti, follie e sventure dell’umanità”. Per le anime belle la vita invece è un paradiso in terra con alcuni piccoli, recenti difetti: ma loro si stanno attivando per rimuoverli.

172.Per vivere tranquillamente bisogna rinunziare ad alcune cose in cui si crede, se si è i soli a crederci.

173.Più osservo gli uomini e i gatti, più mi convinco che la designazione di “sapiens” si adatta più ai secondi che ai primi.

174.Prima di aprire le penne della coda è bene accertarsi di essere un pavone.

175.Puoi vincere contro molte cose, non contro la stupidità.

176.Quando avviene qualcosa, i buoni samaritani sono rarissimi. Quando se ne parla, tutti sono buoni samaritani.

177.Quando non si riesce a capire una persona è spesso perché c’è poco da capire. E quel poco magari non è positivo. 

178.Quando si condanna questa umanità bisognerebbe avere una seconda umanità cui contrapporla. Dunque la si contrappone soltanto alle proprie illusioni.

179.Quando si è molto in alto, molto belli, o molto nevrotici, è difficile amare ed essere amati. Si è già troppo indaffarati ad amare se stessi

180.Realtà e sogno non sono antitetici. Sono solo da non confondere. 

181.Se dài del cretino a un uomo intelligente può darsi che si metta a ridere. Ma se dài del cretino a un cretino, te ne fai un nemico implacabile.

182.Se del successo si fa la nostra unica ragione di vita, invece di essere la nostra medaglia esso diverrà il nostro padrone.

183.Se deve giudicare se stesso, anche l’analfabeta diviene un filosofo ed elabora una teoria la quale, come per un caso, tende a dargli ragione.

184.Se il bifolco dà del tu al gentiluomo e il gentiluomo gli risponde col lei, il bifolco cerca di colpire il gentiluomo con uno sputo e il gentiluomo lo tiene a distanza col fioretto. 

185.Se la realtà e la natura avessero un senso, non pioverebbe sul mare. 

186.Se la via maestra per superare la frustrazione è lo sforzo per eliminarne le cause, esiste una scorciatoia particolarmente allettante per gli stolti: rovesciare il tavolo. 

187.Se prendiamo la realtà come maestra non riusciremo ad evitare il cinismo.

188.Se si ha capacità di pietà, il mestiere del giudice è dei più tormentosi al mondo. Se non se ne ha, si può fare indifferente il giudice o il boia.

189.Se soffre, chi è debole ed egoista fa soffrire chi gli sta vicino. Un vero uomo invece dal dolore ricava una maggiore pietà per gli altri.

190.Se sono egoista con te e tu con me, alla fine pareggeremo. Lo stesso se siamo generosi. Ma nel primo caso saremo all’inferno, nel secondo in paradiso.

191.Secondo Dostoëvskij Dio è morto e dunque tutto è lecito. Ma vale la pena?

192.Sentirsi estranei, in famiglia, è un grande progresso. La condizione normale è l’inimicizia.

193.Senza saggezza perfino la scienza corre dietro alle chimere. 

194.Si nasce conoscendo, come mondo di relazione, l’affetto sconfinato della propria madre. Poi, dolorosamente, s’impara il resto del mondo.

195.Si on se veut trop bon, c’est qu’on est disposé à se mentir a soi-même. Se ci si immagina troppo buoni, è solo che si è disposti a mentire a se stessi.

196.Si passa la gioventù in sala d’aspetto, per poi scoprire che la casa non contiene altre stanze.

197.Si rende agli amici morti l’affettuoso omaggio del nostro ricordo, ma purtroppo essi non sono per questo meno morti.

198.Siamo destinati ad essere dimenticati. Il tempo si chiude su di noi come il mare su una nave che affonda.

199.Siamo sicuri che chi non pecca potrebbe?

200.Smettete di criticarmi. Non è scritto da nessuna parte che io debba essere il modello dell’umanità.

201.Solo persone straordinariamente valide ci guadagnano ad essere conosciute in maniera approfondita.

202.Sono convinto che le buste, a vederseli appiccicati addosso, debbano odiare i francobolli.

203.Spesso accusiamo di egoismo qualcuno il cui comportamento urta contro il nostro egoismo.

204.Spesso ho la tentazione di non fare la carità per paura che mi azzannino la mano.

205.Spesso, coloro che si ammantano nella nobiltà del loro operato, ciò fanno per evitare più accurati controlli su di esso.

206.Troppo facilmente si cerca la colpa di chi ha ragione. 

207.Tutti ammettono che il vedovo si risposi. Cioè che abbia due donne, nel corso del tempo. Qualcuno fa gli scongiuri e ne ha due vive. 

208.Tutti coloro che conducono crociate mi allarmano. Quand’anche predicassero una crociata contro le zanzare.

209.Tutti dobbiamo avere una patente per guidare un’automobile, in compenso nessuna patente è richiesta per guidare i figli.

210.Tutti gli uomini sono in una certa misura figli di puttana ma alcuni sono anche ipocriti: sono i moralisti.

211.Tutti reputano lecito fare i propri interessi mentre non sopportano che gli altri facciano altrettanto.

212.Tutti sanno che sono misantropo, pochi sanno a che punto. Lo sono così patologicamente, che la mia vera spontaneità è la solitudine.

213.Tutti si affaticano per avere di più, solo il filosofo si affatica per avere di meglio.

214.Un giovane deve farsi un’esperienza per sapere che molte delle cose decantate non valgono il ditirambo. 

215.Un nobile è uno che discende da nobili. Un nobile vero è uno che sa che questo gli impone solo qualche dovere in più.

216.Un uomo risoluto: “A quel punto mi son ritrovato solo. Ovviamente ero ancora in maggioranza…”

217.Una bugia non scoperta è contro la morale, quella scoperta è contro l’intelligenza.

218.Una delle massime ambizioni degli orgogliosi è d’essere persone di cui è facilissimo liberarsi. Addirittura inducendo negli altri il sospetto d’avergli fatto un favore.

219.Una persona sana fa tutto il possibile per i vivi e per il presente, non fa nulla per i morti e neanche per il proprio passato. MAnche il nostro io di ieri è definitivamente morto.

220.Una volta che ha mangiato, l’essere umano s’accorge che esistono cose molto più importanti del mangiare, nella vita.

221.Uno che si abbassa alla malafede, rischiando di essere scoperto, non ha stima di sé e della propria immagine.

 
MASSIME – Moraleultima modifica: 2012-12-26T20:06:00+01:00da gianni.pardo
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