MASSIME – Politica

1.”Ogni popolo ha il governo che merita”? No: “ogni popolo ha il governo che riesce ad esprimere”. “Meritare” fa pensare ad un terzo che lo dà.

2.“La verità è rivoluzionaria”, diceva Lenin. E credeva a quello che diceva. Infatti, conquistato il potere, la vietò in Unione Sovietica.

3.Biasimare i politici perché ambiziosi è tanto inutile quanto biasimare i leoni perché carnivori.

4.Chi ha il potere e non osa servirsene è come uno che ha comprato una Rolls-Royce e la tiene sempre chiusa in garage.

5.Chi si lamenta della disonestà dei politici dimentica che, già per il fatto di appartenere ad un partito, essi devono uniformare le loro convinzioni e il loro voto alle direttive del partito.

6.Chiunque sia per l’uguaglianza spera che l’uguaglianza lo avvantaggi.

7.È vero che Alessandro Magno è stato un grande conquistatore. Ma è pure vero che suo padre era Filippo il Macedone. Diversamen­te, come suo padre, avrebbe fatto il ciabattino o il carrettiere.

8.Essere liberali è una forma di miscredenza, l’essere di sinistra implica una certa religiosità. 

9.Forse  è ugualmente difficile conquistare un diritto ed avere il coraggio di esercitarlo.

10.Gli sciocchi (che votano) sono il più grande prezzo da pagare alla democrazia.

11.I comunisti, dopo essere stati la speranza del futuro, sono il fallimento del passato.

12.I fatti prevalgono quando ormai sono storia. Cioè quando ormai non gliene frega più niente a nessuno.

13.I francesi ogni tanto hanno bisogno di fare una rivoluzione, gli italiani hanno costantemente bisogno di farne la mossa.

14.I grandi uomini di Stato riescono a farsi eleggere con un programma sbagliato per poi applicarne uno giusto. 

15.I politici che hanno ricevuto lodi unanimi da vivi di solito sono ricoperti di insulti dopo morti.

16.I politici, come i detersivi, vanno giudicati dall’efficacia, non dalla pubblicità.

17.I rivoluzionari hanno qualche speranza contro Dio e contro Voltaire, non molte contro la televisione e il McDonald’s.

18.Il comunismo e i suoi eredi sono invincibili perché invincibile è la stupidità.

19.Il diritto internazionale come vigile urbano funziona benissimo. È come carabiniere che è un disastro. 

20.Il diritto internazionale è come un ombrello a disposizione di tutti quando fa bello e che solo i più forti riescono ad aprire quando piove. 

21.Il diritto internazionale somiglia a quei medici che esercitano per anni e poi si scopre che non hanno la laurea. 

22.Il fanatismo partigiano è una delle caratteristiche della nostra nazione. Pressoché imbelli in guerra, siamo campioni nelle risse da bettola.

23.Il guaio non è che un certo partito sia inadatto a governare. Il guaio è che tutti i partiti sono inadatti a governare.

24.Il pericolo non è che l’uomo sano di mente, divenendo un politico, impazzisca, è che il pazzo, divenendo un politico, abbia un grande successo.

25.Il popolo non chiede di essere salvato. E se lo fosse, poi magari morderebbe la mano che l’ha salvato. 

26.Il potere è a volte visto dai governati come i sedicenni vedono il padre: qualcuno che deve fornire tutto il necessario, senza per questo essere legittimato a dare ordini.

27.Il problema del drogato per me è solo una questione d’ordine pubblico e d’economia. Se non mi disturba, e se si fa eventualmente curare a proprie spese, che si ammazzi come gli pa­re. 

28.Il protagonista di “All’ovest niente di nuovo” impara solo al fronte l’orrore della guerra. Ma non esistevano memorie di guerra, libri di storia, per sapere di che si trattava?

29.Il Tribunale per i crimini contro l’umanità opererà contro il Burundi o il Laos, non contro la Cina o la Francia. Quando l’alunno discolo è alto due metri nessun lo sculaccia.

30.In Italia cambiano le stagioni solo perché non dipendono dal governo.

31.In Italia per alcuni lo Stato è un nemico. E se è un protettore lo è nel senso di magnaccia.

32.In Italia si fanno le leggi per sentirsi intelligenti e morali, in Svizzera per applicarle. 

33.In Italia si odiano i propri nemici molto più intensamente di come si amino gli amici.

34.In politica chi promette di “fare la cosa giusta” non avrà mai l’occasione di farla: perché le elezioni le vincerà il suo avversario..

35.In politica, due più due fa una cifra qualunque.

36.In politica, la malafede è giustificata dal successo mentre l’insuccesso non è giustificato dalla buona fede. La buona fede è anzi un’aggravante: in diritto penale si chiamerebbe colpa con previsione.

37.Io non permetterei ai terroristi islamici di spiegarmi perché uccidono. Gli sparerei per primo.

38.“La verità è rivoluzionaria”, diceva Lenin. E credeva a quello che diceva. Infatti, conquistato il potere, la vietò in Unione Sovietica.

39.L’amore dell’irrealizzabile spesso distoglie dal realizzabile.

40.L’Onu non sempre è inutile: a volte è nociva. 

41.L’Onu: un’illusione che sopravvive ai fatti per sessant’anni è per ciò stesso veneranda. Ma non per altre ragioni.

42.L’uomo medio ha una moralità media ma ne pretende una altissima dai politici. Che invece, per mestiere, l’hanno bassissima.

43.La “dietrologia” è un sintomo di frustrazione. Temendo di non avere capito ciò che c’era da capire, alcuni dicono di avere capito ciò che nessuno può avere ragionevolmente capito. 

44.La coerenza, in politica, è fare costantemente il proprio interesse. 

45.La democrazia è insostituibile, ma la prima metà della parola è la stessa di demagogia.

46.La democrazia garantisce il prevalere della maggioranza, non necessariamente del buon senso. 

47.La democrazia stabilisce chi vince, non chi ha ragione.

48.La gratitudine, in campo storico e politico, è troppo spesso postuma.

49.La lotta contro la corruzione è tanto sacrosanta quanto senza speranza: combatte contro l’egoismo umano.

50.La meritocrazia per molti è solo una dimostrazione d’insufficiente affetto per amici e parenti.

51.La sinistra è sempre stata a favore dei poveri, nello stesso modo in cui i competenti ammirano i quadri: da debita distanza.

52.La sinistra non ha paura della povertà. Altrui 

53.L’adorazione dei potenti insieme al calcio dell’asino sono il pane e companatico della politica.

54.L’arroganza senza il potere è ridicola, ma l’arroganza col potere è spaventosa.

55.L’idealismo è un paio d’occhiali che non bisogna mai inforcare, se si vuol vedere chiaro nella politica. 

56.L’Occidente è stato attaccato dai barbari, dalla peste, dai Turchi, dai nazisti e ha sempre vinto. Forse perderà contro la stupidità.

57.L’Occidente non distingue cause giuste da cause sbagliate, ma cause di moda da cause non di moda.

58.L’uguaglianza conviene a chi ha meno, può meno, vale meno. L’uguaglianza è conforme ad un ideale plausibile ma non è conforme alla giustizia.

59.Molta gente crede che la rivoluzione sia un tipo di vestiario.

60.Nella politica internazionale la paura fa 90. Anche come calibro. 

61.Nell’ambito internazionale, abbiamo i vigili urbani per disciplinare il traffico ma non i carabinieri per arrestare gli assassini.

62.Non sempre la prudenza è buona consigliera. Fu la prudenza, la madre della Seconda Guerra Mondiale.

63.Ogni fanatico è inevitabilmente un cretino; e se non è cretino, si comporta da cretino perché si rivolge a dei cretini.

64.Ogni Paese, visto dall’interno, è peggiore che visto dall’esterno.

65.Ogni rivoluzione è concepita da romantici, realizzata da fanatici, e sfruttata da figli di puttana. Thomas Carlyle.

66.Per amare la storia bisogna amare la verità più del sogno. 

67.Per quanti guai debba soffrire il popolo italiano, non ce n’è uno che non abbia meritato.

68.Per scegliere un politico l’onestà non è un buon criterio. È come se con tale criterio si scegliesse un chirurgo.   

69.Perché insultare? Si può dire una frase di questo genere: “Le sarei grato se lei non sottovalutasse la mia capacità di disprezzo”.

70.Poche tesi sono più difficili da confutare di quelle fondate sull’assoluto nulla.

71.Presentare le proprie idee con passione corrisponde ad essere violenti, perché si mette l’interlocutore nell’impossibilità di obiettare serenamente.

72.Quando un articolo di politica contiene molti verbi al futuro, è normalmente inutile.

73.Quando vince la nazionale diciamo “abbiamo vinto”. Perché, quando perde Mussolini, non dovremmo dire “abbiamo perso”?

74.Riguardo al comunismo ho sempre seguito il principio che il peggio era sempre la verità. Ci ho sempre azzeccato.

75.Rimproverare ai politici di non essere morali corrisponde a rimproverare ai chirurghi il fatto che si sporchino le mani di sangue.

76.Sapevamo tutti che non sono necessarie ragioni per amare. Berlusconi ci ha fatto capire che non sono necessarie neanche per odiare

77.Se arriva qualcuno e promette la felicità a tutti, sparategli. Sarà il costo minore. 

78.Se non c’entrano gli americani, a sinistra preferiscono ignorare i massacri  che prendere le armi contro i massacratori. 

79.Se uno si aspetta dai politici, soprattutto in campo internazionale, livelli morali non molto diversi da quelli dei coccodrilli, sarà spesso deluso.

80.Se, soprattutto in campo internazionale, uno si aspetta dai politici livelli morali diversi da quelli dei coccodrilli, sarà spesso deluso.

81.Un paese non è più civile se ha i bobbies disarmati, ma ha i bobbies disarmati se è più civile. 

82.Un popolo che non è disposto a morire per la propria libertà non la merita più.

83.Una legge applicata occasionalmente è per ciò stesso una legge ingiusta.

84.Una persona di buon senso, e incapace di farsi illusioni, non vota per qualcuno, vota contro qualcuno. 

85.Uno dei diritti che consente la democrazia è quello di rovinarsi con il proprio voto.

86.Visto che gli stupidi sono più numerosi degli intelligenti la battaglia contro la stupidità è una battaglia antidemocratica.

87.Viviamo un periodo in cui l’autorità è in grave crisi. “Ordinare” è divenuto un verbo più sconcio di “sodomizzare”.

88.Vorrei tanto che lo Stato fosse come le mutande: bisogna averle, ma non è necessario che si vedano.

 
MASSIME – Politicaultima modifica: 2012-12-26T20:08:24+01:00da gianni.pardo
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