MASSIME – Varie

1.A Roma era solo lecito essere Romani, ad Atene era lecito essere uomini.

2.Al giornalista non interessa la verità nuda e cruda ma una sua sottolineatura, una sua coloritura e, per così dire, più il punto esclamativo che la frase che lo precede.

3.A meno di essere un sopravvissuto di Auschwitz, solo chi è veramente fallito nell’anima può fare dell’odio la sua ragione di vivere.

4.Ambientalismo. Molti dovrebbero ricordare che l’aria più pura è quella del Sahara.

5.Arthur Block: “Mai discutere con un cretino. Gli altri potrebbero non accorgersi della differenza”.

6.Bisogna essere come l’acqua che resiste come cemento ad un urto violento e cede al peso di un sassolino gentile.

7.Cercare di capire gli altri è sempre un dovere e spesso un affare.

8.Chi porta un distintivo onorifico delega ad esso la prova del proprio valore.

9.Chi ti fa male per suo divertimento, ad un certo momento si stanca e smette. Mentre chi ti fa male per dovere, non smette neppure quando è stanco.

10.Coloro che capiscono la bellezza non possono estasiarsi dinanzi al lusso. Il lusso è Mahler, la bellezza è Schubert.

11.Coloro che intervistano bambini in televisione andrebbero condannati per pedofilia.

12.Con le banalità bisogna andarci piano. Spesso diventano banalità quelle grandi verità che perfino gli sciocchi capiscono.

13.Esperanto. Parlare una lingua artificiale è come fare l’amore con una bambola di gomma. 

14.Et en comparaison avec la beauté, tout le reste est méprisable.

15.Finché tutto va bene, prevale l’uso. Quando succede un guaio, tutti si ricordano delle leggi. 

16.Gli architetti hanno clienti che vogliono comprare la bellezza e poi trovano che costa troppo cara.

17.Gli architetti innalzano monumenti a se stessi a spese altrui.

18.Gli Italiani sono quasi sempre migliori degli Americani, gli Stati Uniti sono quasi sempre migliori dell’Italia.

19.I medici sono spesso liceali che, dal giorno della maturità, non hanno più aperto un libro che non fosse di medicina. 

20.Il destinatario è coautore del testo che gli è inviato.

21.Il negoziatore che, per far prima, offre subito tutto il possibile, o sarà costretto a cedere di più o provocherà la rottura del negoziato.

22.Il sogno è la vacanza della razionalità in nome della bellezza, ma costruendo prima un parapetto sul precipizio.

23.Il Ventesimo Secolo è stato disperatamente alla ricerca del bello e dell’originale. Non trovando né l’uno né l’altro.

24.In Francia direbbero forse che la differenza tra il bambino e l’adulto è che il primo, quando si spaventa, dice “Maman!”, il secondo dice “Merde!”

25.L’autostima è un’assoluta necessità. Per questo quelli che non l’ottengono fingono con se stessi d’averla ottenuta. 

26.L’illusione, come la droga, è una cosa meravigliosa. Se non ci fosse un dopo.

27.L’insicurezza è a volte il problema di chi rifiuta di credere ai messaggi negativi della realtà.

28.L’intelligence est aux mal adaptés (dont moi) ce que l’ouïe est aux aveugles : un remplacement.

29.La censura più efficace non butta in galera, spinge le persone a vergognarsi di quello che pensano e a non avere il coraggio di dirlo.

30.La differenza tra friendship e acquaintance è che solo nel secondo caso ci capita di dire: “Bisogna che gli telefoni, non ci vediamo da un sacco di tempo”.

31.La Grecia è nel futuro del mondo, non nel suo passato.

32.La libertà di stampa consiste nel sopportare che siano stampate cose a nostro parere inqualificabili.

33.La musica con la sua bellezza dovrebbe essere condannata per circonvenzione d’incapace. Vorrebbe convincerci che il Paradiso esiste.

34.La musica è un inganno doloroso. Troppa bellezza cui poi non corrisponde niente, né nella realtà né nella fantasia né nell’aldilà. 

35.La semplicità, non raramente, è la più grande eleganza.

36.La volgarità colpisce più chi la usa che chi la subisce. Si può avere qualche dubbio sulle colpe della vittima, ma nessuno sul basso livello dell’attaccante.

37.Le celebrazioni e i ricordi sono altrettanti modi di tentare l’impossibile: cioè di negare la morte.

38.Le commistioni fra arte e storia sono inevitabilmente falsificazioni, quanto meno dal punto di vista emotivo. 

39.Le montagne non limitano solo l’orizzonte, limitano anche i cervelli. 

40.Le uniche opere che il pubblico apprezza veramente sono quelle che ama malgrado l’opinione dei critici: Dumas, Pitigrilli, De Crescenzo.

41.Les gens se trompent, quand ils croient te faire une faveur en te racontant leurs secrets. C’est l’homme équilibré qui les écoute, celui qui fait une faveur à l’autre. Coloro che credono di fare un favore raccontando i loro segreti si sbagliano. È chi li ascolta, che fa loro un favore.

42.Lord Brummel e il generale Custer. Talvolta si riesce a smentire la storia, ma con la leggenda non c’è niente da fare. 

43.Molti si comportano come qualcuno che, camminando su un sentiero stretto a strapiombo, non guarda dove mette i piedi per non intravedere l’abisso.

44.Neanche gli dei amano le novità, dal momento che queste rischiano di abolirli.

45.Nell’immaginario collettivo lo studioso è uno che si priva della discoteca. In realtà se ne dispensa perché ha di meglio. 

46.Nella storia le riflessioni non devono contraddire i fatti, ma i fatti senza riflessioni sono insignificanti. 

47.Nell’insegnamento l’unico che viene esaminato è il maestro, non lo scolaro. 

48.Nessuno è vigliacco per capriccio. Il problema è il bilanciamento tra le ragioni dell’onore e quelle della convenienza. 

49.Non si possono allevare i bambini in modo che restino eternamente bambini e poi sperare che divengano uomini.

50.Non tutti si accertano della solidità della corda, prima di tirarla con tutte le loro forze.

51.Qualcuno ha detto “There are some things more painful than truth… but I can’t think of them”.

52.Se Mozart è morto a trentacinque anni, tutti quelli che sono vivi oltre i trentacinque anni non possono dire d’averlo meritato.

53.Un brutto mosaico che è costato centinaia di ore di lavoro non diviene per questo bello. Meglio un acquerello artistico.

54.Una disgrazia è una disgrazia, due disgrazie sono due disgrazie, molte disgrazie pongono interrogativi scomodi.

55.Una risposta umile, che fa fare bella figura, è: “Non lo so”. Io ne preferisco un’altra: “Ti darò la mia opinione. Magari è sbagliata, ma può suggerire a te la giusta”.

 

 

MASSIME – Varieultima modifica: 2012-12-26T20:23:16+01:00da gianni.pardo
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