ALTRI RACCONTI – INTERVISTA COL MAFIOSO

L’intervista che segue è del tutto immaginaria. Non solo l’autore non ha mai incontrato questo Nunzio Pulvirenti, personaggio di fantasia, ma sa pochissimo della mafia. Oltre a non aver letto libri, al riguardo, non ha neppure letto inchieste giornalistiche, non ha seguito dibattiti televisivi, ha perfino saltato gli articoli di giornale. L’argomento è troppo noioso. Dunque quella che segue è … Continua a leggere

LE TRE VITE

  Luigi sapeva benissimo che il problema più grande, quello che imbarazza anche i teologi, è l’origine del Male. E quello che imbarazza tutti è l’estensione di questo male: bambini martirizzati, milioni di esseri umani che muoiono di fame e altri milioni condannati a vedersi uccidere dal cancro. Ma il suo male personale era rappresentato dal notaio Calenzano. Per questo … Continua a leggere

SUFFICIENTEMENTE

La famiglia Bandini aveva avuto per molti anni la signora Angela come donna di servizio e cuoca. Un brutto giorno però Angela fu uccisa da un automobilista ubriaco e lasciò sola Caterina, di undici anni, e sul momento sembrò ovvio che la piccola andasse a vivere dalla zia. Ma la bambina piangeva talmente, a quest’idea, che il signor Bandini propose … Continua a leggere

I FRATELLI TOWERSTONE

         luglio 2001 I due fratelli Towerstone erano rimasti improvvisamente orfani a causa di un incidente in cui erano morti insieme padre e madre. I loro nove anni di differenza assegnarono loro, immediatamente, parti tanto diverse da renderli un po’ padre e figlio. Certo, nessuno poteva aspettarsi che un bambino di nove anni come il piccolo Richard, … Continua a leggere

MAUPASSANT, VERGA, KUNDERA E LA REALTA’

Maupassant, Verga e Kundera sono tre grandi autori pessimisti. Maupassant[1] sembra pensare che la realtà sia fondamentalmente negativa. E sia tanto naturalmente, tanto innocentemente negativa, che la prevalenza dei personaggi “cattivi” sui personaggi “buoni” deriva da un loro migliore adattamento alla realtà com’è. In un mondo senza Dio, i grandi principi sono pure facciate dietro cui si nascondono i veri … Continua a leggere

SUCCESSONE: IL SUICIDIO IN DIRETTA!

Appena finita la pubblicità, apparve l’immagine del bersaglio del tiro a segno, il solito coltello colpì il centro e dal punto colpito cominciò a colare il sangue. Poi venne il titolo della trasmissione: “L’ULTIMO GRIDO”, e di seguito una miriade di altri nomi che la gente sopportava stoica­mente, aspettando l’inizio di uno spettacolo che, almeno fino a quel momento, aveva … Continua a leggere

L’EREMITA E IL GATTO

Un eremita viveva in una grotta, su una montagna, e sopravviva grazie alla carità di alcuni valligiani che, sapendolo solo e privo di risorse, ogni tanto passavano a lasciargli qualcosa da mangiare o un vecchio maglione bucato e tuttavia ancora buono per proteggerlo dal freddo. L’eremita ringraziava tutti con la sua aria trasognata e se il donatore si tratteneva gli … Continua a leggere

DIVENIRE NULLA

Il vecchio giaceva nel suo letto con gli occhi chiusi, difeso nella sua solitudine da una completa sordità. Non rimpiangeva i discorsi degli altri ammalati: già tanto tempo prima ne aveva conosciuto la vacuità, insieme insopportabile e tragica. Tragica perché, anche quando si parla della malattia e della morte in maniera sciocca, retorica, banale, l’argomento prevale sul modo di parlarne. … Continua a leggere

I DUE KUSSEWITZKIJ

Anatoly Kussewitzky era un emigrato russo, finito chissà come a Napoli. Aveva abbandonato l’Unione Sovietica negli Anni Quaranta, in occasione d’un concorso ginnico all’estero, e in quel paese non era mai più tornato. Col tempo aveva preso perfino la nazionalità italiana e nella sua famiglia nessuno conosceva il russo: la moglie non l’aveva mai voluto imparare e il figlio Andrea, … Continua a leggere

L’INQUILINO

A volte pensava che il torto era stato di sua madre che gli aveva lasciato in eredità l’appartamentino, ma questo era un modo di ragionare da selvaggi. Come incolpare del nostro scivolone chi, facendo squillare il telefono, ci ha fatto camminare sul pavimento bagnato. E poi l’appartamento era carino: minuscolo, certo, ma aveva un delizioso giardinetto e nel corso degli … Continua a leggere